Obiettivi
La Conferenza intende testimoniare l’impegno delle autonomie e dei poteri locali per l’approfondimento della democrazia in Europa, e per «dare un’anima» al processo di integrazione e a quello di allargamento.
Il 2001 è infatti l’anno in cui le istituzioni europee ed i Governi degli Stati membri dell’Unione hanno avviato una nuova riflessione sull’avvenire dell’Europa, che si basa sulla «Dichiarazione sul futuro dell’Unione» allegata al Trattato di Nizza. Tra i punti su cui si sollecita un’ampia discussione a livello di società civile, forze politiche, ambienti culturali ed accademici, figura quello della ripartizione delle competenze tra l’Unione e gli Stati membri e la loro articolazione interna (regioni, province , dipartimenti, comuni, comunità).
Inoltre, sempre nel 2001, si aprirà il dibattito sulla cosiddetta «governance», e cioè sulle sinergie e sulla cooperazione costruttiva tra tutti i livelli di potere e di responsabilità in Europa.
La Conferenza programmatica si inserisce in queste iniziative per porre in risalto il contributo specifico dei Comuni per un’Europa più democratica, più aperta e più «partecipata». I poteri locali possono in particolare contribuire all’unità europea con un processo «bottom up», che parte cioè dalla base e coinvolge in modo fattivo i cittadini.
L’incontro dovrebbe consentire di elaborare un «manifesto per l’unità d’Europa» da diffondere come seguito dei lavori e far pervenire a cura dei Comuni direttamente ai rispettivi Governi ed alle Istituzioni europee (Commissione Europea, Consiglio Europeo, Parlamento Europeo).
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