Intervista a Maurizio Simoncelli di Iriad a proposito dell’arsenale militare della Russia e la minaccia di armi nucleari “tattiche” come gravissimo rischio di un’escalation incontrollabile del conflitto in Ucraina. Francesco, a Pasqua, ha infatti rilanciato l’appello Russell–Einstein del 1955: «Metteremo fine al genere umano, o l’umanità saprà rinunciare alla guerra?»
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La guerra in Ucraina, tra incessanti e ignorate richieste di tregua, pone in evidenza il possibile superamento di quella “linea rossa” che fa scattare non solo la minaccia ma anche l’uso dell’arma nucleare.
È comprensibile l’atteggiamento di chi cerca di rimuovere perfino l’idea di questo tragico epilogo, considerando il conflitto in corso in Europa come un evento destinato comunque a finire prima o poi, prestando fede all’idea che valga ancora il terrore reciproco dell’apocalisse nucleare a impedire il peggio.
Evidentemente una credenza illogica nella “salvezza garantita dalla bomba”, come fa notare da tempo la Federazione americana degli scienziati atomici che avverte la vicinanza estrema del nostro mondo al punto di non ritorno.
Non è retorica, quindi, ma espressione di sano realismo il fatto che il papa nel messaggio di questa Pasqua 2022 abbia ripreso l’appello del famoso manifesto Russell – Einstein del 1955: «Metteremo fine al genere umano, o l’umanità saprà rinunciare alla guerra?».
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