03Kinshasa, 4 novembre 2017, apertura di Ecoforleaders, Scuola di Alta formazione di leadership di comunione: una cerimonia al di di ogni aspettativa ! Alla presenza di alte autorità politiche, diplomatiche, accademiche e religiose, sia cristiane di varie Chiese sia mussulmane. Molti di loro hanno lasciato altri impegni per essere presenti all’intera cerimonia.

Il taglio del nastro è stato fatto dal Segretario della Conferenza Episcopale Congolese, molto noto per aver condotto il dialogo tra politici di maggioranza e opposizione, in occasione delle fortissime tensioni per la controversa proposta di legge elettorale che legava la data delle elezioni presidenziali al prossimo censimento, personalità che a tutt’oggi è punto di incontro fra le parti.

Cinquanta studenti, selezionati con curriculum e colloquio, inizieranno 05sabato 11 novembre i corsi condotti da un corpo docente di professori, tra cui tre Rettori di grandi Università e tutor. In tanti hanno cooperato gratuitamente per il servizio di accoglienza, il rinfresco e tutta l’organizzazione degli inviti e dell’evento.

In un contesto politico e sociale pericolosamente instabile, con uno dei redditi pro capite più bassi al mondo, sottoposto alle pressioni delle potenze internazionali attirate dalle enormi risorse naturali, l’apertura di Ecoforleaders suscita nella Repubblica Democratica del Congo tante speranze.

Una iniziativa di grandissimo valore non solo per la RDC, ma per l’Africa intera. E’ una eco del coraggio dei grandi leaders africani del ‘900 di uscire dal passato e di puntare a grandi traguardi, che – come diceva Mandela – sembrano impossibili solo fino a quando qualcuno non lI realizza.

01E non è un obiettivo isolato, perché l’iniziativa è inserita in una più vasta formazione alla leadership ispirata alla fraternità universale, già presentata all’UNESCO, che vedrà la formazione dei tutor e del corpo docente a Nairobi all’inizio del prossimo gennaio: interesserà per tre anni tutta l’Africa Est e successivamente si espanderà in altre grandi regioni africane.

Tutto è partito da un gruppo di studenti africani che si sono chiesti come spendersi per un’Africa nuova e che ora – con il supporto dell’ Istituto Universitario Sophia e del Centro internazionale del Movimento politico per l’unità – sta lavorando sodo per realizzare questo sogno.25 corsisti

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