Chiara, nell’occasione del conferimento della cittadinanza onoraria da parte della Città di Pompei, avvenuta il 30 aprile 1996, nella sala del Consiglio comunale incontra sindaci ,amministratori, parlamentari, persone impegnate in politica a diversi livelli e in partiti diversi. E’ particolarmente colpita dalla diversità delle posizioni politiche rappresentate dalle persone che sono convenute ad ascoltarla ed avverte che questo pluralismo è il contesto giusto per sviluppare un pensiero e una pratica politica che scaturiscano dalla cultura dell’ascolto e del dialogo, caratteristica del suo Ideale dell’unità e del Movimento dei Focolari, che fin dai primi tempi aveva coinvolto anche il mondo della politica. Ecco allora che, il 2 maggio, subito convoca a Napoli i suoi più stretti collaboratori in questo campo, tra i quali Tommaso Sorgi e Lucia Fronza Crepaz, i responsabili del Movimento Umanità Nuova, Mariele e Pino Quartana, tutti gli impegnati in politica della comunità napoletana per affidare loro quello che sarà il Movimento Politico per l’Unità ma che lei, Chiara, quel giorno chiama semplicemente con il nome del suo Ideale: Movimento per l’unità.
E’ una consegna che ci interpella ancora, una chiamata a perseguire con costanza e oltre ogni pessimismo “l’estremismo del dialogo” nella nostra vita sociale e pubblica tanto più in questi tempi, tempi di “virus”, in cui dalle scelte della politica dipende innanzitutto la salvaguardia della vita umana e il dispiegarsi di una cittadinanza segnata da una più profonda solidarietà.
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