Signor Presidente,
sono ancora fortemente vive in noi le riflessioni da Lei espresse il 25 Gennaio a Trento in occasione del centenario della nascita di Chiara Lubich; in particolare il Suo richiamo alla fraternità come categoria politica e il considerare la stessa come “un elemento cruciale della convivenza, un fondamento di civiltà” ci coinvolge fortemente in quanto è proprio con questa consegna che Chiara nel 1996 ha fondato il Movimento politico per l’Unità, luogo di dialogo e confronto tra persone di idee politiche diverse ma accomunate dall’ideale dell’unità, della cui realtà italiana siamo espressione. Nell’approssimarsi della Santa Pasqua, segnata come non mai dalla sofferenza e dallo sgomento per la pandemia che scuote l’Italia, l’Europa e l’umanità tutta, vorremmo esprimere a Lei la nostra vicinanza, solidarietà e gratitudine per essere testimone instancabile di dialogo e ascolto, orientando in tal senso anche l’azione delle Istituzioni pubbliche e delle Forze politiche, non ultimo il richiamo a politiche di solidarietà e dialogo da Lei rivolto alle Istituzioni Comunitarie. Da parte nostra continueremo nel nostro impegno quotidiano nei luoghi in cui ci è dato essere, nella vita pubblica e civile, dal Parlamento alle Amministrazioni Locali,nel comune convincimento che “l’estremismo del dialogo” sia la strada giusta per ricostruire una rinnovata convivenza sociale.
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