SudanJuba – Studenti e comuni cittadini sono scesi ieri per le strade di Juba, la capitale del Sud Sudan, per protestare per il collasso dell’economia del Paese. La manifestazione era stata indetta dagli studenti ai quali si sono uniti i cittadini, per opporsi alle politiche del Presidente Salva Kiir accusato di aver portato il Sud Sudan sull’orlo del baratro.L’economia nazionale è crollata dopo la guerra scoppiata nel dicembre 2013 tra le forze del Presidente Kiir e quelle del Vice Presidente Riek Machar. Da allora una buona parte del Paese è in preda all’anarchia e agli scontri etnico tribali. “La nazione è collassata sotto la tua leadership” si leggeva in un cartello esibito da un dimostrato, riferito al Presidente.
Il crollo della sterlina sud-sudanese rispetto alle valute estere ha provocato un impennato dei beni primari e un aumento delle tasse e delle tariffe delle utenze nei centri abitati.Nelle aree rurali la situazione è resa drammatica dalla carestia provocata dall’instabilità e dai combattimenti e aggravata dalla siccità che ha colpito l’Africa orientale. La guerra ha creato la più grave crisi umanitaria africana, con 3 milioni di persone costrette alla fuga e divenute sfollati interni o rifugiati nei Paesi vicini.
Le agenzie umanitarie internazionali si trovano a lavorare in un ambiente difficile, spesso ostile. Secondo un funzionario dell’ONU, citato dalla Reuters, 82 operatori umanitari sono stati uccisi dalla scoppio della crisi in Sud Sudan. Il governo di Juba ha inoltre aumento le tasse di registrazione per le ONG che operano nel Paese. Quelle straniere dovranno pagare per il periodo 2017-2018 3.500 dollari americani , quelle locali dovranno pagare 500 dollari invece che 450.