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Per Lamartine Pereira da Costa, da UERJ, la tendenza per le próssime olimpiadi sarà di utilizzare strutture più snelle, sostenibili e convenienti
Un esperto di sport e membro del consiglio consultivo della Russian International Olympic University, Lamartine Pereira da Costa, dell’Università Statale di Rio de Janeiro (UERJ) afferma che il modello di mega-olimpiadi è finito data la insostenibilità finanziaria dell’evento, sempre più esigente negli investimenti e nei costi che generano squilibrio economico e sociale come è successo a Londra, a Pechino, ad Atene e a Rio de Janeiro. Un’altra ipotesi da lui identificata è la possibilità di svolgere le olimpiadi in più di una città allo stesso tempo, anche in Nazioni diverse. Nella “Casa Brasile” dei giochi olimpici fu discussa la formazione di base degli atleti per questo Paese. Il presidente del Consiglio Regionale di Educazione Fisica (Cref), André Fernandes, ha distaccato l’importanza dell’incentivo allo sport dall’età dell’infanzia, strumento che può identificare e formare i talenti nati nazionali.
Secondo Fernandes il risultato brasiliano nelle Olimpiadi è degno di celebrazione visto che tanti atleti brasiliani ricevono sopporto scarso o nullo, e senza un progetto sportivo a lungo termine. Ci sarebbe la necessità di un cambiamento culturale verso lo sport con centri di allenamento specifici per portare ad alti livelli il rendimento degli atleti. Questo modello è usato da oltre dieci anni negli Stati Uniti, che è tradizionalmente campione di medaglie nelle olimpiadi. Il Prof. Costa ha ulteriormente affermato che lo sport deve essere praticato da tutta la popolazione e una volta identificato un giovane talento si deve passare all’allenamento specifico per raggiungere un alto livello di rendimento. Un progetto a lungo termine sarebbe la soluzione per il problema del rendimento degli atleti.
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