Le ragioni del dialogo: Attualità di Igino Giordani

Il giorno dopo

Anzitutto una forte emozione: questa era la prima impressione che emergeva tra i 150 convenuti all’appuntamento del 24 ottobre scorso a Palazzo San Macuto, presso la Biblioteca del Parlamento italiano.

Il 15 dicembre del 2000, proprio lì, in un quadro politico altrettanto difficile, Chiara Lubich aveva lanciato ai parlamentari di ogni schieramento un “Patto di fraternità per l’Italia”, per mettere il bene del paese al di sopra dei beni parziali. Aveva preso inizio così una serie di incontri periodici rivolti soprattutto ai parlamentari, ma anche a studiosi, cittadini, funzionari e diplomatici, incontri che in questi sette anni sono proseguiti regolarmente marcando un percorso.

  L’appuntamento del 24 ottobre era il primo del nuovo ciclo di incontri 2007/2008, questa volta centrati sulla figura di Igino Giordani, di cui si è ripercorsa a brevi tratti l’avventura umana, politica e spirituale, testimone credibile sul quale ancorare una “politica casta” in grado di risolvere le contraddizioni di una “politica di casta”.

Un messaggio controcorrente, che è stato rafforzato da una breve ma intensa scheda video in cui Giordani stesso – attraverso una registrazione del 1976 – con lo stile che lo caratterizzava, si è rivolto alla sala assorta e conquistata dalla sua personalità originale.

Il Presidente Castagnetti – che ha definito Igino Giordani un “gigante della politica” – è stato latore del messaggio di Fausto Bertinotti che ha scritto tra il resto: “Il suo impegno fermo e appassionato (…) rappresenta ancora oggi una testimonianza importante nella promozione dei valori della solidarietà, del dialogo e dell’accoglienza”.

Sono intervenuti di seguito vari parlamentari e amministratori sottolineando soprattutto la sua donazione radicale all’umanità, che lo ha fatto fautore di dialogo nel clima dei blocchi ideologici internazionali e andare oltre le lacerazioni presenti nelle aule parlamentari, con lo sguardo alla sfida della fraternità politica proposta da Chiara Lubich.

Tra tutti, l’on. Bondi ha sottolineato l’attualità del “coraggio pubblico della sua vocazione cristiana”, hanno poi preso la parola il sottosegretario De Torre, l’on. Mattarella, l’on. Delfino, l’on. Mosella, l’on. Leoluca Orlando, l’assessore della regione Lazio Costa, l’assessore alla città di Napoli Gambale, Savino Pezzotta, l’on. Massimo Grillo. 

In chiusura dei lavori, particolare interesse ha suscitato la proposta di avviare un progetto di studio per la riforma dell’art. 49 della Costituzione italiana sui partiti politici, alla luce di nuove categorie di riflessione e di azione politica, e di promuoverne il sostegno con una ampia campagna popolare. Uscendo dalla sala, si intrecciavano i primi accordi per proseguire con determinazione e, prossima tappa, ritrovarsi a dicembre.