Roma, 28 agosto 2013

L’aggravarsi della situazione siriana richiede una valutazione approfondita degli strumenti politici e diplomatici di cui la comunità internazionale dispone per la risoluzione di tale conflitto.

 In primo luogo riteniamo che vadano urgentemente esplorate tutte le possibilità ancora esistenti per soluzioni negoziali della crisi, sul solco delle iniziative che avevano preso avvio a Ginevra; tale percorso avrebbe, infatti, effetti di maggiore stabilizzazione all’interno e tra i Paesi dell’area medio orientale.

In secondo luogo l’accertamento delle responsabilità sull’uso di armi chimiche deve avvenire con il rigore richiesto dalla gravità della violazione secondo modalità trasparenti e da parte di organi indipendenti sotto mandato dell’ONU, in condizioni di piena operatività.

Nessun intervento deve, comunque, essere mai compiuto senza uno specifico mandato dell’ONU. Al di fuori di tale contesto nessuna iniziativa può considerarsi legittima.

Sarebbe inoltre incoerente e controproducente un intervento non accompagnato da una strategia di riconciliazione nazionale, di giustizia di transizione e di ricostruzione politico istituzionale, concordata con tutti gli attori coinvolti sia interni che internazionali.

Proprio la complessità della crisi siriana conferma la necessità di un accordo regionale per la risoluzione delle controversie e delle tensioni prima che si trasformino in gravi conflitti. Tale processo va incoraggiato e sostenuto in tutti i modi e in tutte le sedi politiche e diplomatiche.

Lo sviluppo di relazioni pacifiche e costruttive in tutta l’area del Mediterraneo e del Medio Oriente – che favoriscano percorsi inter-indipendenti di sviluppo equo, pluralista ed equilibrato dei popoli della regione – richiede un’assunzione di responsabilità nelle relazioni bilaterali e multilaterali con questi Paesi che chiama in causa tutti i governi, le società e i cittadini.

Rivolgiamo perciò un forte appello agli organismi della comunità internazionale e a tutte le parti coinvolte affinché vengano – urgentemente e con la piena consapevolezza delle conseguenze di ogni scelta – compiuti i massimi sforzi possibili verso una pace giusta e duratura.

MPPU Internazionale