I fatti di Como con l’incursione di un gruppo di giovani in divisa, ignari della memoria e imbevuti di ideologie, in un circolo sociale per l’integrazione degli immigrati, la bandiera nazista in una caserma dei carabinieri di Firenze e l’ultimo episodio di oggi a Repubblica, ci devono interrogare sulle ferite sociali, sulla mancanza di fraternità, sulla crisi della democrazia rappresentativa. E’ opportuno rispondere con partecipazione a iniziative a presidio della democrazia, la più grande conquista del Novecento, costata il sangue di Auschwitz prima dei gulag sovietici. I cittadini non possono essere spettatori di questa onda di paura e di rancore ma devono mobilitarsi con volontà e coscienza. I germi di violenza e di intolleranza sono contro la fraternità universale che è alla base del Movimento politico per l’unità e della Associazione Città per la fraternità. Silvio Minnetti e Milvia Monachesi
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