1. PARTECIPAZIONE E RAPPRESENTANZA
Le tradizionali forme della rappresentanza democratica appaiono da tempo sotto tensione: la domanda di una relazione più densa tra società civile e istituzioni politiche negli ultimi anni sta orientando verso alcune modificazioni della struttura degli ordinamenti istituzionali, dei sistemi elettorali, dell’attività dei partiti e dei sindacati, e chiede maggiore decentramento, federalismo e autonomia territoriale, sussidiarietà.
Ma il rapporto tra partecipazione e rappresentanza va considerato con attenzione: è evidente come l’insieme dei nuovi processi partecipativi non rappresenti un sistema di governance democratica alternativo, pur indicando alcuni percorsi utili a superare le attuali difficoltà.
Uno dei capitoli centrali è quello della partecipazione elettorale. Votare non basta: una delle domande cruciali che le democrazie moderne devono affrontare è l’esigenza che i cittadini possano partecipare al lavoro politico dei propri rappresentanti, non solo gettando periodicamente il proprio voto nell’urna, ma anche con il dibattito, il sostegno oppure la contestazione del loro operato politico. In un quadro di democrazia rappresentativa, l’esercizio della “responsabilità politica” dovrebbe essere il primo significato di partecipazione.
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