Affrontando la sfida più grande dai tempi della creazione delle Nazioni Unite, “ricordiamoci che siamo forti solo quanto lo è il sistema sanitario più debole”
Il 31 marzo, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha lanciato il rapporto “Responsabilità Condivisa, Solidarietà Globale: Rispondere agli Impatti Socio-Economici da Covid-19,” in cui affronta la dimensione sociale ed economica della crisi globale.
“COVID-19 è il più grande test che abbiamo affrontato insieme dai tempi creazione delle Nazioni Unite”, ha detto Guterres, e questo richiede “una risposta sanitaria coordinata e immediata per sopprimere la trasmissione del virus e porre fine alla pandemia”.
Guterres ha sottolineato la necessità di una risposta globale in cui i paesi sviluppati assistano quelli meno sviluppati. È estremamente importante evitare una diffusione incontrollabile della malattia nel sud del mondo, la quale causerebbe milioni di morti e il rischio che il virus riemerga di nuovo nelle aree in cui è stato precedentemente soppresso. Guterres sottolinea: “Ricordiamoci che siamo forti solo quanto lo è il sistema sanitario più debole del nostro mondo interconnesso”.
Per far fronte alla crisi, i governi devono agire rapidamente e con decisione per prevenire l’ulteriore diffusione del virus, devono rafforzare la resilienza dei loro sistemi sanitari e garantire che vaccini e medicinali siano reperibili e disponibili a tutti.
Per quanto riguarda le politiche necessarie, l’attenzione deve essere rivolta alle persone più vulnerabili. I governi devono fornire ampie tutele sociali, assicurazioni sanitarie e sulla disoccupazione, nonché rafforzare le attività commerciali nel tentativo di prevenire fallimenti e perdite di posti di lavoro. Un’altra area che deve essere prioritizzata è la riduzione del debito, che le Nazioni Unite stanno pianificando di sostenere istituendo un nuovo fondo fiduciario multi-partner per Risposta e Ricovero COVID-19, creato appositamente per rispondere all’emergenza globale e aiutare le economie a riprendersi dallo shock.
Secondo diverse agenzie delle Nazioni Unite come l’Organizzazione internazionale del lavoro delle Nazioni Unite (OIL) e la Conferenza delle Nazioni Unite per il commercio e lo sviluppo (UNCTAD), le stime socioeconomiche per il 2020 sono tutt’altro che incoraggianti. Per far fronte a questa situazione, il rapporto sollecita una risposta globale che deve essere su larga scala, coordinata e comprensiva: almeno il 10 percento del PIL globale deve essere mobilitato in sforzi innovativi e incentrati sull’uomo.
I governi devono resistere alla tentazione di introdurre politiche protezionistiche; al contrario, è necessario adottare misure per incentivare le economie dei paesi in via di sviluppo e le sanzioni nei confronti di diversi paesi dovrebbero essere revocate per garantire l’accesso al cibo e ai beni essenziali.
Guterres conclude rafforzando il suo messaggio di cooperazione globale. “Ciò di cui il mondo ha bisogno ora è la solidarietà”, ha affermato in precedenza. “Con la solidarietà possiamo sconfiggere il virus e costruire un mondo migliore”.
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