Il caso ha voluto che il tema del decennale si svolgesse in un luogo che con la fraternità e con l’utopia avesse a che fare. Infatti, la prima parte della giornata, l’Assemblea, è stata ospitata in una delle prestigiose sale del Belvedere di San Leucio.
La storia di questo luogo ha del futuristico, qui Ferdinando IV di Borbone, inseguendo la sua utopia di sovrano illuminato, diede vita a uno dei ventitré centri basati su un progetto di convivenza e di equità sociale tanto innovativo che tutt’oggi non è stato ancora realizzato.
Quest’anno la Giornata associativa ha conosciuto un preambolo. La sera del 15 febbraio, a Santa Maria Capua Vetere, sul palco del bellissimo Teatro Garibaldi, gremito di 350 persone, si sono esibiti, con il musical “Forza venite gente”, artisti di varie età dell’Associazione Le Stelle del Borgo di Montecosaro (MC). La storia coinvolgente di San Francesco, così in linea con la fraternità, ha trasportato i presenti in un unico coro finale. Fraterna è stata anche la cena a base di cous cous offerta dall’Imam Nasser Houdiri e dalla comunità islamica del posto.
La mattina del 16 febbraio, in Assemblea, il rinnovo delle cariche ha visto l’elezione per acclamazione del nuovo presidente: Stefano Cardinali, uno degli iniziatori dell’Associazione e già vice – presidente. Eletti per acclamazione pure i due vice-presidenti: Bruna Sibilla, sindaco di Bra e Stefania Proietti, sindaco di Assisi. Il nuovo presidente ha preso la parola e con commozione ha accettato l’incarico ponendo come premessa: vivere la fraternità a tutti i livelli andando avanti insieme, anche studiarla, ma soprattutto impegnarsi a viverla mettendoci il cuore. Riconfermate le altre cariche.
Nel pomeriggio, presso il magnifico Teatro Garibaldi, il consueto Convegno di approfondimento della fraternità aperto dalle melodie del Quartetto d’Archi. Le autorità civili e religiose hanno dato il benvenuto ai presenti, formulato gli auguri per l’anniversario e per il proseguo dell’impegno. A seguire le testimonianze dei pionieri dell’Associazione. Uno sguardo grato al passato: l’atto fondativo del 16 gennaio 2009 a Pompei, la città del dott. Ebreo e del generale Albano, persone sensibili alla fraternità con cui si lavorò insieme, rendendo possibile che, a soli 47 giorni dall’annuncio, l’Associazione Città per la fraternità divenisse realtà. Lo sguardo aperto al futuro espresso dal Presidente Stefano Cardinali e dal fondatore Pasquale Boccia: dieci anni non sono pochi per una realtà associativa, significano un percorso e determinazione perché la fraternità si diffonda e metta radici.
Il Convegno, moderato dal giornalista Nico De Vincentiis, prevedeva tra i relatori il prof. Aldo Masullo che, per imprevisti dell’ultimo momento, ha dovuto declinare l’invito. Il prof. Antonio Maria Baggio, affiancato da Diana Pezza Borrelli – cittadina da sempre impegnata su vari fronti per la fraternità – e da Silvio Minnetti – presidente del Movimento politico per l’unità Italia -, ha svolto una relazione appassionante e rivelatrice delle variabili della fraternità nelle sue diverse e antitetiche coniugazioni. Partendo dagli albori, ne ha delineato l’evoluzione nel corso della storia, fino al suo confluire nella politica. Certamente d’impatto l’affermazione che una politica, che vuole intendersi tale, deve essere fraterna; essa non può contenere parole di odio perchè la distruggono lasciando il campo alla guerra.
Ha concluso il pomeriggio la cerimonia di consegna dei premi: Chiara Lubich per la Fraternità, del decennale e delle menzioni d’onore. Presenti sindaci o rappresentanti delle città premiate ad eccezione di Riace e Louque (Argentina).
È la città di Alghero, l’intera comunità cittadina, ad essersi aggiudicata il premio Chiara Lubich Città per la Fraternità per aver “voluto reagire e denunciare con forza quanto la questione delle donne vittime di violenza da parte di un uomo sia una battaglia culturale che deve riguardare tutti; per essersi stretti intorno ai due bambini rimasti orfani della mamma Michela, si è fatta carico del loro futuro testimoniandolo ogni giorno, in modo forte, con crescente Fraternità e Solidarietà tra i cittadini, istituzioni, imprese, associazioni; per la delibera di Giunta che dice in premessa: «Preso atto della forte reazione espressa dalla cittadinanza (…)» – e data – «la solidarietà manifestata da tutta la città di Alghero, dalle istituzioni, dalle associazioni, dalle imprese, dai cittadini (…) si è «ritenuto opportuno avviare un’”adozione di cittadinanza”» che vuole esprimere che 44 mila cittadini di Alghero si prenderanno cura dei due bimbi attraverso un Fondo di sostegno: «un futuro per i bambini di Michela».
Premio speciale per il decennale alla città di San Mauro Pascoli (FC) per aver facilitato la nascita del progetto “Il Distretto della Felicità” affinché gli orari di lavoro delle imprese, dei servizi pubblici e degli altri servizi siano organizzati in base alle esigenze dei lavoratori, conciliando così i tempi di vita e lavoro.
Menzione d’onore alla città di Torre Melissa (Crotone) i cui cittadini si sono resi protagonisti, primo fra tutti il sindaco, di uno straordinario gesto di umana normalità, non esitando a gettarsi in mare, nel gennaio scorso, per salvare i migranti naufragati sulla loro costa, dando prova all’Europa intera di come si accolgono e si abbracciano i migranti, senza nessun timore, senza pregiudizi aprendo le porte ed i porti alla generosità all’ospitalità alla fraternità.
Menzione d’onore alla città di Ripabottoni (CB), esempio di integrazione effettiva, essendosi opposta, la città tutta, alla chiusura del centro di accoglienza con 32 migranti oramai perfettamente integrati nel tessuto cittadino.
Menzione d’onore alla città di Riace (RC) per aver creato ed attuato un modello che ha diffuso pratiche di fraternità universale, affrontando l’immigrazione come una risorsa e non come un problema, impegnandosi per il bene comune, favorendo la crescita di una cultura della cittadinanza attiva e inclusiva con una integrazione reale e vissuta, attuando una contaminazione tra culture e tradizioni differenti, nonché un avvicinamento generazionale.
Menzione d’onore alla città di Louque-Cordoba (Argentina) per il progetto “Premio Fraternità”: una ordinanza della municipalità che, dal 2002 ad oggi, delibera la consegna di un premio a persone o gruppi per la realizzazione di azioni orientate al bene comune, conferito negli anni ininterrottamente, ha determinato la crescita del sentimento e della prassi positiva della fraternità nella città, fino al riconoscimento, nella Regione, di Luque quale capitale della fraternità.
Le parole di Stefano Cardinali sembrano indicare il giusto percorso: “Grazie di cuore alla città di Santa Maria Capua Vetere per l’affetto che ci ha donato: il gusto di una due giorni di “paradiso politico”. Ho ancora negli occhi il sorriso, la gioia e la serenità di Sindaci, amministratori (di maggioranza e di minoranza) e cittadini che si sono alternati sul palco del Garibaldi per ricevere le menzioni o il premio Chiara Lubich. Queste esperienze confermano, ancora una volta, che si stanno edificando città nuove dove la fraternità diventa metodo e stile di vita per i politici che le governano, per le associazioni che le animano e per i cittadini che le vivono. – E citando il prof. Baggio, ha asserito – Le parole e i fatti che generano fraternità sono politica! Il resto sono azioni di guerra. Sento di prendere un impegno: usare parole e compiere azioni fraterne, studiare la cultura della fraternità affinché le nostre città possano essere luoghi del dialogo, luoghi dell’amore dove ogni cittadino possa realizzare il suo progetto di vita”.
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