Scoppia la pace tra i due vicini in guerra dal 1998? Lo si spera. La promessa del premier etiope Abiy, che si è recato a l’Asmara, pare seria

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Dopo un conflitto di 20 anni, i due Paesi hanno deciso di ripristinare le loro relazioni diplomatiche durante uno storico viaggio del primo ministro etiope Abiy Ahmed in Eritrea. Dopo un incontro faccia a faccia con il presidente eritreo Issaias Afewerki, il primo ministro etiopico ha annunciato la riapertura delle ambasciate nelle rispettive capitali e la riapertura, ancora più importante, delle frontiere. «Abbiamo concordato che le rotte aeree si apriranno presto, in modo che i porti siano accessibili, le persone possano viaggiare tra i due Paesi e le nostre ambasciate rimangano aperte», ha detto domenica 8 luglio .

Lo scambio di sorrisi e l’abbraccio tra i due leader, altamente simbolici, erano inimmaginabili anche solo poche settimane fa, poiché le tensioni erano feroci tra i due Paesi nemici. L’incontro di domenica è frutto della politica di Addis Abeba, allorché, il mese scorso, Abiy aveva dichiarato la disponibilità dell’Etiopia a cedere all’Eritrea un territorio di confine conteso, che ancora occupa nonostante la sentenza di una commissione internazionale indipendente, sostenuta dall’Onu, nel 2002.

Il rifiuto dell’Etiopia aveva bloccato le relazioni bilaterali anche se i due Paesi avevano posto fine alle ostilità nel 2000, dopo tre anni di guerra che avevano fatto 80 mila morti. Non appena è salito al potere lo scorso aprile, il primo ministro etiope ha intrapreso una serie di riforme di vasta portata, tra cui un piano per ridefinire i legami bilaterali tra il suo Paese e l’Eritrea, compresa la vendita del confine conteso. Tra questi sconvolgimenti c’è stato l’annuncio, all’inizio di giugno, della sua intenzione di attuare l’accordo di pace di Algeri firmato nel 2000 con l’Eritrea.

Accolta dal Capo dello Stato eritreo, questa iniziativa ha portato all’invio di una delegazione eritrea di alto livello ad Addis Abeba alla fine di giugno e all’annuncio in quella occasione della prossima visita di Abiy ad Asmara. Una mano tesa accettata da Asmara che ha inviato nel mese di giugno una delegazione dall’altra parte del suo confine.

Se tutto sembra definitivamente pronto per una pace storica tra Etiopia ed Eritrea, il primo ministro etiopico deve ora convincere un segmento della sua popolazione non del tutto disposto ad ammorbidire il suo progetto di riconciliazione. La promessa di un ritiro etiopico dalla zona contesa, inclusa la città simbolica di Badme, concessa all’Eritrea nel 2002, non si è ancora materializzata.

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