“Noi vogliamo la pace e non l’illusione. La pace non cadrà dal cielo bell’ e fatta. La pace è un’azione paziente che dobbiamo fare insieme. Cioè la pace si ottiene con la pace.
La radice della guerra è la paura. Per non aver timore dell’uomo, bisogna amarlo”.
(Igino Giordani, L’inutilità della guerra)
15 agosto 2017 – Oggi in Colombia sono state trasportate pIù di 8.000 armi e di 1.300.000 cartucce disinnescate in un deposito centrale sicuro, mentre la Missione dell’ONU concludeva il processo di ritiro delle armi individuali dei combattenti delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC-EP).
Jean Arnault, Rappresentante Speciale del Segretario Generale e Capo della Missione dell’ONU in Colombia, durante una conferenza stampa ha sottolineato l’importanza di questo processo ed il significato che esso ha per il futuro del Paese
“Considero questo un segnale importante che dimostra che è avvenuto definitivamente un completo processo di deposizione delle armi, non soltanto un processo di abbandono delle proprie armi individuali, quanto piuttosto una consegna totale degli armamenti delle FARC-EP. E, come il Presidente Santos ha detto, ciò conduce il Paese in una nuova tappa.”
“Chiedo di esprimere un ringraziamento al SIg. Arnault, e a tutti i membri della Missione delle nazioni Unite, per l’”immenso sforzo” che hanno prodotto. Come pure a tutti i membri del Governo, ed anche delle FARC, perché è stato uno sforzo titanico, uno sforzo, però, che ha avuto grandi risultati. Anche se è stato necessario un tempo più lungo, otto mesi dalla firma dell’accordo, stiamo vedendo la conclusione del processo di consegna delle armi. Rispetto a processi analoghi ne mondo, è stato un tempo record”, ha detto il presidente della Colombia, Juan Manuel Santos.
Fonte: http://www.un.org/spanish/News/story.asp?NewsID=37875&Kw1=farc#.WZWyandJbHd
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