In un momento cruciale per il popolo coreano, l’economia civile dona spiragli di speranza

di Regina Min

dal  Rapporto EdC 2016 (1.35 MB) su “Economia di Comunione – una cultura nuova” n.44 Inserto redazionale allegato a Città Nuova n.2 – 2017 – febbraio 2017

N43 pag 05 Regina Min AutoreIl popolo sudcoreano sta vivendo un momento di grave crisi istituzionale per la controversa relazione fra la presidente eletta nel 2012, Park Geun-hye, e la figlia di un leader di un culto sciamanico, venuta alla luce nello scorso mese di novembre. Pare che, grazie alla sua influenza sulla Presidente, importanti aziende coreane, fra cui Samsung, abbiano donato decine di milioni di dollari alla sua fondazione e non solo… La notizia dello scandalo ha suscitato una massiccia protesta: la gente si è sentita ingannata e per settimane cortei di oltre un milione e ottocentomila cittadini hanno invaso pacificamente le strade di Seul, con candele accese per chiedere le dimissioni della presidente. Il 9 dicembre 2016 il parlamento ha votato l’impeachment ed ora la Corte Costituzionale della Corea del Sud ha tempo fino a giugno per convalidare o meno la decisione del Parlamento. Come si può facilmente comprendere, la situazione di incertezza resterà forte finché sulla vicenda non si metterà la parola “fine”.

È in questo contesto politico e sociale che si è svolto il 7° Asia Future Forum, dal titolo “Oltre il PIL, l’obiettivo della felicità per tutti”. Promosso il 23 e 24 novembre a Seoul dall’importante quotidiano coreano Hankyoreh, il Forum poneva una particolare attenzione all’economia civile, ritenuta capace di fornire “alternative sostenibili di felicità” per tutti. Luigino Bruni ha tenuto la relazione principale N44 pag07 Corea rid webtrattando di “felicità pubblica e beni relazionali”, e ha moderato la tavola rotonda “Raccomandazioni e requisiti per un mondo di felicità condivisa“, che ha toccato il cuore dell’attuale crisi in Corea. Ad ascoltarlo erano presenti i vertici della politica (il presidente del Parlamento coreano e i candidati alle prossime elezioni presidenziali del 2017), della grande industria, dei media, dell’economia civile e numerosi accademici. L’intervento ha avuto un forte impatto sui presenti. Il giorno successivo Hankyoreh ha pubblicato un ampio servizio dal titolo: “La felicità è essenzialmente una questione di rapporti umani”.

Nei giorni della sua permanenza in Corea, Luigino Bruni ha avuto anche varie occasioni per intervenire sul “Capitalismo vegetale”, un tema che ha suscitato interesse e stupore: negli studenti della 7a Scuola politica per l’unità, nei politici, negli studiosi e addetti ai lavori dell’ Economia Civile, negli imprenditori di 1a e 2a generazione EdC presenti al Social Forum promosso dal Mppu coreano, negli studenti e professori di economia politica e civile della Chonbuk National University di Jongiu (tra questi anche Kim Sungsu, sindaco della città).  

Dopo una settimana di “full immersion” nell’economia civile, una persona che accompagnava Bruni ha affermato: «Sembra di vedere momenti di speranza nella crisi odierna». Se, come diceva Chiara Lubich, nel Vangelo c’è una soluzione per ogni problema, è anche vero che una volta compresa la soluzione, sono le scienze a doverla tradurre in conoscenze e norme di vita per i vari tempi e le varie culture. Accompagnando Luigino Bruni in questo viaggio ho avuto la certezza che questo è possibile.