Basta un qualsiasi telegiornale per capire che il mondo ha perso la pace. E’ un’ora buia della storia, ma non è la fine del mondo, è la dolorosa gestazione di un’epoca nuova.
E senza smettere di accogliere e di piangere con chi piange, è a questa ‘epoca nuova’ che dobbiamo rivolgere lo sguardo, le energie e una nuova la creatività politica.
Per questo il 20° del Movimento politico per l’unità non è stata una celebrazione, ma la formazione per tale sfida, nel confronto col carisma dell’unità. Il messaggio di Maria Voce, presidente del Movimento dei focolari, sollecita intensamente a tale impegno.
Al seminario, in gran parte in streaming, erano invitati i Centri Mppu, alcuni parlamentari, diplomatici e giovani: una varietà di fedi, lingue e culture politiche. Si è intrecciato con quello del Dialogo con la cultura contemporanea, offrendocene la ricchezza dei contenuti e delle altre dimensioni di azione e di pensiero (economia, diritto, sociologia, comunicazione ecc.), per cui la politica deve sempre essere sfondo e servizio.
E’ stata promulgata la Charta Mppu, stesa dopo un processo partecipativo, che raccoglie e attualizza le indicazioni scritte di proprio pugno da Chiara Lubich nel 1962 per il Centro S. Caterina e quelle consegnate al Mppu in oltre dieci anni. Si compone di due parti: 1) l’impegno verso una politica per l’unità; 2) la trasparenza delle essenziali strutture di servizio che sono i Centri Mppu.
Subito si sono mossi i primi passi per attuarla. Innanzitutto la costruzione partecipata dell’Agenda internazionale che ha indicato la città come luogo preminente della politica. Quindi la relazione del Centro internazionale sul proprio operato nel triennio passato. Infine l’avvio di un processo capillare che porterà al rinnovo dei Centri Mppu a tutti i livelli in tre fasi: partecipazione diffusa; sinergia coi centri del Movimento dei focolari; elezione di presidente e co-presidente di ogni Centro Mppu.
La presenza di rappresentanti d’importanti realtà di impegno sociale e civile, come Umanità Nuova e Giovani per un mondo unito, o accademico, come l’Istituto Universitario Sophia, non è stata solo un onore per il Mppu, ma conferma di una più forte sinergia, già in atto e che da qui in avanti crescerà.
Interessanti le prospettive per le Scuole Mppu per i giovani e le testimonianze. Citiamo solo quelle di alcuni parlamentari: il primo coreano, buddista, che vorrà ora approfondire il legame tra gli insegnamenti di Budda e la politica per l’unità; i secondi della Repubblica Democratica del Congo, scossa dalle turbolenze del rinvio delle elezioni, entrambi impegnati per la trasparenza e la democrazia: “Siamo di due partiti diversi e tutto vorrebbe dividerci. Ma noi rimaniamo uniti per il bene del nostro Paese.”
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