Deaton2Angus Deaton, economista britannico-statunitense, è stato insignito del premio Nobel per l’Economia 2015 “per le sue ricerche sui consumi, la povertà e lo sviluppo”. Studi che, spiega l’annuncio del comitato del Nobel, permettono di “elaborare politiche che aumentano il benessere e riducono la povertà”. Deaton, 69 anni, insegna nell’università di Princeton, negli Stati Uniti. Nel suo ultimo libro, “The great escape”, critica tra l’altro le metodologie ufficiali di calcolo della povertà, che, sostiene,impediscono di vedere come molti gruppi non abbiano ricevuto benefici dalla crescita del prodotto interno lordo dei rispettivi paesi. L’economista propone dunque un approccio diverso alla questione, non basato su una linea standard al di sotto della quale si può parlare di povertà, ma sull’individuazione di specifici gruppi tra la popolazione, che vengono analizzati separatamente. Oltre che su problematiche strettamente economiche, l’appena premiato Deaton si è espresso anche sull’attuale situazione dei migranti che tentano di raggiungere l’Europa. “Ciò che vediamo ora – ha spiegato – è il risultato di centinaia d’anni di sviluppo disuguale nel mondo ricco, che ha lasciato gran parte del mondo indietro”.