Tra le attività svolte in occasione del 7 °anniversario della morte di Chiara Lubich, 40 adolescenti nella città di  Buenos Aires hanno trascorso un pomeriggio analizzando in profondità la politica e le sue sfaccettature.

Inizialmente hanno condiviso le loro idee di politica: che cosa significa per loro il governo, il presidente, la propaganda politica, senza eludere le questioni difficili come la mancanza di trasparenza, la corruzione, il processo decisionale, ecc

Poi, attraverso giochi di ruolo hanno risposto alla domanda: Che cosa farebbero se si trovassero bloccati su un’isola?Il confronto ha mostrato come ogni gruppo si è organizzato in modo diverso, evidenziando le diverse forme possibili di organizzazione sociale.

In una seconda fase hanno lavorato sui conflitti, partendo dai conflitti propri nel quotidiano fino a riflettere gli elementi che i politici prendono in considerazione per prendere decisioni. Alla fine sono state valorizzati concetti quali rispetto, ascolto, tolleranza, apertura, dialogo.

Dopo questa attività sono tornati a riflettere sulla parola “politica” e hanno scoperto che la loro concezione della politica era cambiata: che esiste un’altra realtà che spesso non viene alla luce a causa delle controversie che si esaltano quotidianamente nei media.
Hanno potuto sperimentare che esiste un’altra politica, quella dei tanti funzionari e cittadini in diverse parti del mondo che hanno il desiserio di compromettersi per la fraternità e il bene comune al di sopra di tutto.

Riportiamo alcune impressioni dei ragazzi:
– Lo strumento che mi porto dietro è la tolleranza, non si deve ignorare ciò che dicono gli altri e chiudersi ma pensare che anche l’opinione degli altri può andare bene. (Gaspar)
– E’ stato bello ritrovarci, mi è piaciuto il dibattito perché c’è stato un clima di rispetto continuo che non si è mai interrotto, anmche quando i pensieri erano differenti. (Euge 12 anni)
– E’ stata una serata molto bella in cui abbiamo potuto renderci conto che la politica non è qualcosa da osservatre da lontano ma neanche di cui aver paura, ma che è uno strumento per raggiungere la fraternità. (Isma 17 anni)
– E’ stato un rendermi conto che tutto ciò che faccio e che non faccio, ciò che dico e ciò che non dico, tutto è politica. Mai qualcuno me l’aveva mostrata così. Questo è un cambiamento molto inmportante. (Valen 16 anni)
– L’idea che avevo della politica prima era molto più chiusa, allora penso che la politica può trovarsi in tutti i luoghi e che è molto di più di gente che parla: La politica è gente che scambia attraverso il dialogo e così si può contribuire ad un luogo migliore da vivere. (Igna 17 anni)
– Il dibattito ci ha aiutato a mettere in pratica il dialogo ed il rispetto verso la diversità di opinione. (Guada 17 anni)
– A me è piaciuto tanto… C’erano delle cose che già sapevo sui temi trattati e mi è piaciuto ripercorrerle, altre cose che non conoscevo e mi è piaciuto scoprirle e pensare a come metterle in pratica. (Vero 13 anni)