Una rete di città latinoamericane per l’unità del continente

1° Convegno di Sindaci dell’America Latina, Rosario 2005

E’ nata una rete di città latinoamericane per l’unità del continente. E’ sancita da una dichiarazione programmatica dal titolo “Città per l’unità”, al termine del 1° Convegno di Sindaci dell’America Latina, promosso dal Movimento internazionale Politico per l’Unità (MPPU) di Argentina, Brasile e Uruguay, svolto nella città argentina di Rosario.

E’ una risposta alla proposta lanciata dal messaggio di Chiara Lubich , letto in apertura del Convegno, in cui delineava gli elementi per “avviare un processo che può segnare la storia”: “una grande idea, la fraternità universale; un contesto dove concretizzarla, la città; soggetti istituzionali e sociali diversi, la cui unità è arricchita ed esaltata proprio dalle differenze; un progetto, l’unità dell’America Latina al servizio dell’unità del mondo”.

Questo l’augurio della fondatrice dei Focolari al continente latinoamericano: “Che la saggezza millenaria dei popoli autoctoni che è alla radice della vostra storia; che il contributo dell’immigrazione, che ha potuto esprimersi pienamente grazie alle vostre società ospitali; che le vostre incommensurabili risorse naturali e soprattutto culturali; che il desiderio di trovare un punto di equilibrio tra rispetto per la natura e sviluppo economico; che la feconda vivacità democratica dei vostri Paesi, possano trovare nuove espressioni nella fraternità, per essere dono a tutta l’umanità”.

Circa 1200 le persone intervenute: sindaci – 200 dall’Argentina, 140 dal Brasile e delegazioni provenienti da Uruguay, Bolivia, Cile, Colombia, Paraguay, Messico, Ecuador, Perù – e ancora amministratori locali, politici e molti giovani. Un applauso speciale è stato riservato alla delegazione boliviana, quando si è ricordata la delicata fase che il Paese sta attraversando. Presente anche l’Europa, con rappresentanti da Italia, Spagna, Austria, Repubblica Ceca e Slovacca.

«Abbiamo assunto la sfida di proporre una politica rinnovata dall’idea della fraternità come categoria politica – afferma il Prof. Juan Esteban Belderrain, tra i promotori dell’iniziativa – che va al di là dei singoli colori politici e unisce posizioni diverse intorno a valori universali».

“La sfida è come tradurre questi ideali in azioni concrete”. Al termine dell’incontro, Miguel Lifschitz, sindaco di Rosario, la città ospitante, ha detto: “Il compito non è semplice, ma lo strumento per avanzare in questi obiettivi è la partecipazione, che significa cominciare a integrarla nella realtà della fraternità”. Liftschitz afferma ancora che “oggi i nostri popoli non si accontentano con una democrazia ristretta. La società civile vuole essere consultata, e prendere parte alle decisioni che coinvolgono tutti. La nostra grande sfida di governi locali è quella di lavorare tutti i giorni per generare nuovi spazi che permettano la partecipazione”.

Il Convegno, patrocinato dal Ministero degli Interni argentino e dal comune di Rosario, ha dato spazio alla condivisione di pratiche politiche realizzate nei diversi Paesi, che hanno saputo superare le contrapposizioni tra governo e opposizione, tra istituzioni politiche e cittadini, tra città, e porre in atto strategie di sviluppo locale per la soluzione delle questioni sociali prioritarie.

«Sono convinta della necessità di una grande collaborazione tra Europa e America Latina sulla base della fraternità». Così l’Eurodeputata italiana Patrizia Toia, che si è assunta l’impegno di trasmettere ai suoi colleghi del Parlamento Europeo quanto vissuto in questi giorni: “Porto con me un grande slancio” ha concluso.

Cittá per l’Unità fa seguito all’incontro “1000 città per l’Europa “, realizzato a Innsbruck nel 2001, dal MPPU.