E’ un mondo unito. Più che una meta è un cammino verso la civiltà dell’unità, frutto non solo di un’azione politica, ma di nuove reciproche relazioni.
Che ruolo allora per la politica? C’è bisogno di concepirla alta e forte, ma al servizio della società, con le sue diverse espressioni, dalla famiglia alle associazioni, alle più varie organizzazioni mondiali, accettandone tutte le conseguenze anche in termini strutturali.
Se a ciascuna attività umana, l’economia, l’arte, la comunicazione, la giustizia, la scienza, la spiritualità… si desse un colore, la politica non avrebbe un colore, sarebbe lo sfondo, che fa risaltare e mette in relazione tutti gli altri colori. La politica pone le condizioni affinché la società stessa possa realizzare fino in fondo il suo disegno.
La meta è molto di più di una società internazionale che si dà buone regole: è l’umanità che si vive come una famiglia globale dove i rapporti tra persone e gruppi sono reciprocamente in dono, atti a realizzare l’unità nella ricchezza delle diversità dei popoli, delle fedi e delle culture.
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