Nonostante l’attualità sia attraversata da ondate di violenza tra gruppi e popoli; da nazionalismi; da fenomeni crescenti di povertà, migrazione, ingiustizie; da guerre e terrorismi… tanti fermenti positivi confermano che la tensione del mondo all’unità non è stata mai così viva e operante.

Grandi pensatori, uomini e donne di fede e testimoni di umanità, sostenendo questo percorso, di tempo in tempo hanno saputo alzare lo sguardo e collocare progetti e scelte in un disegno più grande. Criteri fondamentali come la dignità della persona, la libertà, l’equità, la sussidiarietà, la giustizia… sono divenuti irrinunciabili princìpi giuridici. Ma oggi, davanti all’accelerazione della storia e alla sua mondializzazione, questi princìpi devono trovare una dimensione adeguata alle sfide del presente.

C’è bisogno di un diverso orizzonte di pensiero e di responsabilità. C’è bisogno di formazione, di coerenza – costi quello che costi – di capacità di lavorare insieme, nell’azione quotidiana e nel lavoro intellettuale.

Ciò appare possibile assumendo la fraternità universale come punto di riferimento e misura dell’azione pubblica, come metodo e contenuto della costruzione del bene comune, come fondamentale categoria della politica.